lunedì 28 aprile 2014

sabato 26 aprile 2014

Aeroplano

"Sono come gli aerei che girano sopra l'aeroporto finchè non ricevono il segnale di via libera per atterrare"  (Cap.2.1.3. pag.60) "Potrebbe essere benissimo un aereo di linea illuminato"  (Cap. 1.3.3 pag. 44)


L'aeroplano ha una data di nascita precisa: è il 17 dicembre del 1903, quando i due fratelli statunitensi Orville e Wilbur Wright crearono il primo mezzo in grado di sollevarsi da terra e di volare in modo controllato.



 

 

Le parti di un aeroplano

 


venerdì 25 aprile 2014

Calcolatore elettronico

Il computer è la versione più evoluta di una serie di strumenti di calcolo inventati sin dall'antichità: l'abaco, la macchina di Anticitera, i bastoncini di Nepero. Gli esemplari di macchine calcolatrici più famosi sono forse la macchina di Pascal (1645) e la macchina di Leibniz (1672), ma va ricordata anche la macchina calcolatrice di Wilhelm Schickard, del 1623, della quale sono rimasti soltanto i progetti.

 Pascalina, 1652

Calcolatrice di Leibniz


Il passaggio da macchina calcolatrice a vero e proprio computer (nel senso di dispositivo programmabile) si deve a Charles Babbage. La sua Macchina analitica, progettata nel 1833 ma mai realizzata, è il primo computer della storia.


giovedì 24 aprile 2014

Pneumatico

"Ora queste braccia-zampe stringono contro il petto un copertone di pneumatico d'auto"
(Cap.2.3.2 pag.73)

Lo pneumatico, generalmente detto copertone o gomma, è l'elemento che viene montato sulle ruote e che permette l'aderenza del veicolo sulla strada.
 
 
 
 
 
 

 

Macchina fotografica

L'attuale modello di macchina fotografica è frutto di una evoluzione tecnica iniziata circa 200 anni fa, che ha portato quasi tutte le macchine ad essere dotate di microcomputer.


 
 

mercoledì 23 aprile 2014

Cinepresa

""il signor Palomar è stretto sulla pedana in mezzo a centinaia di visitatori che lo spingono  da tutte le parti, obbiettivi di macchine fotografiche e di cineprese che si fanno largo tra i gomiti"
(Cap. 3.1.1 pag. 84)

Con macchina da presa (detta anche cinepresa) si intende un apparato che registra (impressiona) una sequenza di immagini fotografiche in rapida successione temporale su di una pellicola cinematografica continua per via fotochimica.
 

 
 
  • Storia
  • Principio di funzionamento

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    Queste macchine erano inizialmente ingombranti e costose, ma con il passare degli anni si svilupparono fino alle moderne videocamere.



    Attrezzi da giardino

    Descrivendo il suo giardino il Sig. Palomar cita alcune macchine comuni utilizzate per la gestione e la pulizia del prato e delle piante.

    Il tagliaerba

     
    I rasaerba sono macchine molto utili per la cura del prato. Permettono di falciare il prato in modo uniforme e in tempi brevi.
     
    Per chi volesse sapere di più sulla loro storia e sulle loro caratteristiche : http://www.apropositodi.it/utensili/tosaerba.html

    L'irrigatore

    "[...] si scopre dove lo zampillo a mulinello dell'irrigatore non arriva, dove invece l'acqua batte a getto continuo e fa marcire le radici, e dove dell'adeguato innaffiamento approfittano le erbacce."


     
    L'irrigatore è un dispositivo meccanico che sfrutta la pressione dell' acqua. È usato nelle aziende agricole, campi da golf, e cortili, per fornire acqua per la vegetazione e le piante in caso di siccità. 
     




    Infine sempre all'interno del capitolo che parla del suo giardino, ad un certo punto osserva due tartarughe che si accoppiano. Non riesce a capire quali siano le sensazioni di quelle due tartarughe perciò le descrive come macchine ("...come se si trattasse di due macchine: due tartarughe elettroniche programmate per accoppiarsi."). Da questa riflessione capisce che anche l'uomo è una macchina molto complessa:

    "Ma anche quello che noi chiamiamo eros non è forse un programma delle nostre macchine corporee, più complicate perché la memoria raccoglie i messaggi d'ogni cellula cutanea[...]? La differenza sta solo nel numero dei circuiti coinvolti: dai nostri recettori partono miliardi di fili collegati col computer dei sentimenti, dei condizionamenti, dei legami tra persona e persona..."


    venerdì 18 aprile 2014

    Gli utensili del macellaio

    Mentre va a fare la spesa, descrive e osserva una macelleria. Oltre alle considerazioni filosofiche che fanno parte della natura del libro, ad un certo punto ci dice quali sono gli strumenti utilizzati dal macellaio:

    "Dietro il banco, i macellai biancovestiti brandiscono le mannaie dalla lama trapezoidale, i coltellacci per affettare e quelli per scorticare, le seghe per troncare gli ossi, i batticarne con cui premono i serpeggianti riccioli rosa nell'imbuto della macchina trituratrice" (Cap. 2.2.3, pag.69)



    Inoltre ricorda che da sempre il bue è molto importante per l'uomo; esso infatti è stato uno dei fattori importanti che ha permesso all'uomo di svilupparsi e creare la civiltà umana.

    "Occorre dire che la simbiosi uomo-bue ha raggiunto nei secoli un suo equilibrio (permettendo alle due specie di continuare a moltiplicarsi) sia pur asimmetrico (è vero che l'uomo provvede a nutrire il bue, ma non è tenuto a dargli il pasto) e ha garantito il fiorire della civiltà detta umana[...]"

    mercoledì 16 aprile 2014

    La gru

    Nella seconda parte del libro viene descritta una visita allo zoo. Osservando le giraffe il Sig. Palomar le paragona ad una gru:

    "Intanto il collo teso avanti ondeggia in su e in giù, come il braccio d'una gru, senza che si possa stabilire un rapporto tra i movimenti delle zampe e questo collo"
    (Cap. 2.3.1, pag. 71)

     




    Oltre che ad una gru, paragona la giraffa ad una macchina costituita da molti pezzi che neanche lui riesce a identificare ma che funziona molto bene:

    "La giraffa sembra un meccanismo costruito mettendo insieme pezzi provenienti da macchine eterogenee, ma che pur tuttavia funziona perfettamente."
    (Cap. 2.3.1, pag. 71-72)

    Paragonare il collo di una giraffa ad una gru non è sbagliato perché entrambi hanno la funzione di portare verso l'alto qualcosa: alla giraffa permette di arrivare in alto con la testa per nutrirsi mentre alla gru serve per alzare facilmente dei carichi da terra.

    A Stoccolma, oltre ad immaginarselo, qualcuno ha pensato di creare una gru molto simile ad una giraffa


    sabato 12 aprile 2014

    Contesto geografico

    Le vicende narrate prendono spunto da osservazioni che Calvino fa durante la sua vita. Perciò il contesto geografico del libro coincide con quello dell'autore. I luoghi in cui ha vissuto sono principalmente Italia e Francia, ma come è già stato detto raccontando la sua storia, ha viaggiato molto anche in altre parti d'Europa e nel mondo.

    Nel libro vengono citati alcuni luoghi in cui fa le sue osservazioni. Per esempio a Roma osserva gli stormi d'uccelli migratori, a Parigi descrive i negozi alimentari e a Barcellona visita lo zoo. Non descrive invece le sue esperienze di viaggio su civiltà antiche, perché pensa che di questi racconti tutti abbiano sazietà.

    lunedì 7 aprile 2014

    Il titolo

    Il primo aspetto tecnologico che troviamo nel libro si trova proprio nel titolo. Infatti Palomar fa riferimento ad un osservatorio americano.


     
     
     
    Oltre al titolo, Palomar è anche il nome del protagonista del libro. Calvino scelse questo nome perché il personaggio principale cerca di vedere il mondo con una visione dall'alto, da fuori, dall'esterno. Cerca di descrive i multiformi aspetti dell'universo, limitandosi a descrivere le cose. Ed è proprio per questo motivo che sceglie come nome del protagonista quello di un osservatorio, una struttura preposta all'osservazione del cielo tramite strumentazione astronomica.
     
     
    L'osservatorio Palomar è uno dei più celebri osservatori astronomici al mondo. E' situato nella Contea di San Diego (Stati Uniti).
     
     
     
     
     
     
     

    sabato 5 aprile 2014

    Breve cronologia

    I.Calvino (1923-1985) è stato uno dei più importanti narratori italiani del novecento.

    Per capire meglio l'ambiente in cui è nato e cresciuto si faccia riferimento a questo link: http://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Calvino , dove è presente una breve biografia dell'autore.



    Riassumiamo di seguito i passi più significativi della sua vita, affiancandoli parallelamente ai fatti storici di quel periodo.

    1923: nasce a Santiago de las Vegas (L'Avana);
    1925: la famiglia Calvino fa ritorno in Italia e si trasferisce a Sanremo. Cresce in un ambiente piuttosto diverso dal resto d'Italia: era popolato da vecchi inglesi, granduchi russi, gente eccentrica e cosmopolita. Inizia la fase dittatoriale del regime fascista di Mussolini;
    1929-1933: frequenta le Scuole Valdesi. Diventerà balilla negli ultimi anni delle elementari;
    1934: frequenta il ginnasio-liceo G.D. Cassini;
    1938: con la guerra Sanremo cessò di essere quel punto d'incontro cosmopolita e ritornò ad essere una vecchia cittadina di provincia ligure;
    1941-1942: scrive le sue prime opere giovanili. Diventa amico con Eugenio Scalfari, trovando stimoli per interessi culturali e politici:
    1943: le sue opzioni politiche si vanno facendo via via più definite. Il 25 luglio viene dato l'incarico a Badoglio di formare un nuovo governo. Passa alcuni mesi nascosto per sfuggire alla leva della Repubblica di Salò. Questo periodo di solitudine fu molto importante per la sua vocazione di scrittore;
    1944: si iscrive al Pci e si unisce alla seconda divisione di assalto Garibaldi. l'esperienza della guerra partigiana risulta decisiva per la sua formazione umana;
    1945: attivista del Pci nella provincia di Imperia. Si trasferisce a Torino per continuare gli studi universitari, città in cui era presente una prospettiva d'avvenire dettata dal movimento operaio e d'idee;
    1947: scrive le sue prime vere opere e inizia a collaborare con la casa editrice Einaudi;
    1949: partecipa al congresso dei Partigiani della pace di Parigi, che gli costerà per molti anni il divieto di entrare in Francia;
    1950-1955: pubblica alcuni libri e soprattutto scrive articoli per l'Unità e per Einaudi.
    1956: la segreteria del Pci lo nomina membro della Commissione culturale nazionale. Denuncia con asprezza l'incapacità del partito di rinnovarsi alla luce degli esiti del XX congresso e dell'evoluzione in corso all'Est;
    1957: rassegna le proprie dimissioni al Pci, illustrando le ragioni del suo dissenso politico e confermando la sua fiducia nelle prospettive democratiche del socialismo internazionale;
    1958-1974  : la sua notorietà va sempre più consolidandosi. A margine della produzione narrativa e saggistica, coltiva interessi per il teatro, la musica e lo spettacolo. Collabora con molte riviste e settimanali. Continua a scrivere romanzi. In questo periodo della sua vita si dedica anche ai viaggi, che lo condurranno in giro per l'Europa e in America. Sposa Chichita, una traduttrice argentina e si trasferisce a Roma. Si sposta di continuo fra Roma, Torino, Parigi e Sanremo;
    1975: si apre sul Corriere della Sera la serie di racconti del Signor Palomar;
    1979: non scrive più articoli sulla politica ma si dedica a fare riflessioni su alcuni libri al quotidiano La Repubblica;
    1983: tiene alcune conferenze e lezioni in varie università. Esce in novembre il libro Palomar;
    1985: muore in seguito a emorragia cerebrale.


    Per chi volesse approfondire la storia dal 1900 ad oggi: http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_d'Italia_(1861-oggi)